Amalafede, la festività di Santa Maria Maddalena: una storia di ‘buona speranza’

Amalafede, arroccata alle pendici del Monte della Stella, vanta diversi primari nel perimetro del Cilento Antico. Può considerarsi tra i casali storicamente più piccoli del territorio e fra i meno popolosi. Delle frazioni di Stella e dell’intero circondario, è il paese più alto situato alle falde dell’antica montagna che un tempo si chiamava Monte Cilento. Il centro si addensa intorno alla chiesetta di Santa Maria Maddalena, patrona di Amalafede.

Amalafede, l'insegna

Bonafide: paese della speranza

La storia di Amalafede vanta un passato secolare. È probabile che sorse come ‘luogo sicuro’. Tra le ipotesi potrebbe essere accettabile la fondazione da parte degli scampati della leggendaria Torricelle. Secondo alcuni racconti, nei dintorni diversi centri sarebbero stati incrementati proprio in seguito alla scomparsa di Torricelle. Parte dei superstiti avrebbero dato vita ad un nuovo centro: ‘Bonafide’ in segno di ‘buona speranza’. Tuttavia, il nome può dar spazio ad altri scenari, con lo stesso intento. Quando le condizioni malsane della vallata costrinsero le genti a ritirarsi più a monte, potrebbe essere stato raggiunto proprio questo sito. Bonafides (o Bonafide) ebbe una rapida evoluzione onomastica. Volgarizzato in Mala Fede, diviene poi Malafede. Solo agli inizi del 1900 assunse l’attuale denominazione di Amalafede. Superati i primi secoli di vita, la sua storia inizia a far parte di quella del capoluogo e delle vicine frazioni.

La chiesa di Santa Maria Maddalena di Amalafede

Amalafede: Santa Maria Maddalena

In particolare, Amalafede ha condiviso la sua storia con la vicina Guarrazzano. Considerata la sua minuta dimensione demografica, che non ha subito sostanziali variazioni nel corso dei secoli, non diventa parrocchia autonoma. Così, la chiesa di Santa Maria Maddalena è sotto la giurisdizione ecclesiastica della vicina parrocchia di San Pietro in Guarrazzano. Ne consegue una sostanziale unità non solo spirituale ma anche sociale. Così nel tempo, pur essendo due realtà distinte, hanno all’attivo lunghe pagine di storia comune. Nel Cilento, il cuore pulsante di una comunità, batte soprattutto nella festività patronale. Testimonia l’attaccamento alle proprie radici e, identifica il paese stesso. Accade anche nei centri meno popolosi come Amalafede. La più piccola delle frazioni di Stella celebra la festività patronale il 22 luglio. Culmine della ricorrenza è la tradizionale processione che attraversa le vie del borgo.

Pubblicato da Giuseppe Conte

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