Cardile, San Rocco e la ricorrenza di dicembre

San Rocco gode di una magna devozione, specialmente a partire dal Medioevo, quando divenne il Santo più invocato contro la peste. Egli stesso fu colpito dal morbo. Nei secoli successivi, il Santo da Montpellier accrebbe ulteriormente la sua popolarità fino a giungere nella sfera contadina ed è progressivamente elevato a patrono degli animali e in seguito ci si affida per proteggersi dalle grandi catastrofi come i terremoti oltre alla peste.

San Rocco e il Cilento

Nel Cilento, come altrove, in seguito al contagio del 1656 sorsero numerose cappelle dedicate al Santo: generalmente furono erette laddove la tradizione popolare identifica i luoghi in cui venivano sepolti i malati di peste. Quasi sempre erano poste alla fine del paese, come baluardo spirituale contro il terribile morbo e le carestie. Ecco perché spesso si trovano fuori dai centri abitati.

Numerose comunità lo elevarono a patrono e la festività ancora oggi rappresenta un appuntamento molto importante. Non di rado, oltre alla ricorrenza del 16 agosto, tradizioni locali riportano ricorrenze votive ricollocate in periodi dell’anno lontani dalla stagione estiva. Ciò è sostanzialmente determinato dal fatto che – come abbiamo visto – San Rocco nel tempo è stato non solo invocato contro la peste, ma si chiedeva la sua intercessione anche in altre circostanze.

Tra fede e carestie

In pochi altri casi, la devozione in Cilento si manifesta in modo marcatamente diffuso come accade per San Rocco. E il moltiplicarsi delle ricorrenze tra il 1700 e i secoli successivi, ne testimonia la valenza spirituale. Cardile ne costituisce un valido esempio pur essendo un caso non isolato nel territorio. In memoria di uno cessato contagio, è celebrato la terza domenica di febbraio ad Ostigliano, ricordato come ‘San Rocco di penitenza’, stessa circostanza anche a Perdifumo.

Cardile, San Rocco e le sue ricorrenze

Non di rado, dunque, ci si affidava per la buona riuscita del raccolto: a Cardile, in ottobre, durante il periodo delle castagne, era la volta di San Rocco ‘re li vaddani’. Qui Santo da Montpellier non è ai margini della devozione locale. Lo testimonia la frequente invocazione nel corso della storia, anche in tempi relativamente recenti. Tra la seconda metà del XIX secolo e buona parte del 900, più volte la comunità chiede l’intercessione del Santo affinché protegga i bambini. Secondo la tradizione dapprima fu invocato per proteggerli dal vaiolo che ne causava la morte e in seguito da un male che colpiva i denti. Così, a perenne ricordo, il 29 dicembre San Rocco è portato in processione.

[Testo di Giuseppe Conte]