Rodio, Sant’Agnello di maggio: quando l’Abate intercede per ‘le vigne’

Sant’Agnello ebbe i natali a Napoli, nella stessa città in cui morì sul finire del VI secolo. Noto anche come ‘Aniello Abate’ o ‘Sant’Agnello di Napoli’, secondo la tradizione era di origini siracusane e pare avesse legami di parentela con la famiglia di Santa Lucia. Oltre ad essere compatrono della città partenopea, da secoli alla sua protezione si affida la comunità di Rodio e dal 1979 anche quella di Pisciotta.

Sant’Agnello nel Cilento

Il culto verso l’Abate ‘Agnello’ è molto sentito nel Cilento. Bisogna ripercorre la storia dell’ultimo secolo per coglierne i significati. Particolarmente evocativa è la magna devozione che insiste da secoli nel piccolo centro di Rodio. E’ da qui che il culto nel Cilento ha conosciuto una rapida espansione. Tra la fine del XIX secolo e fino alla seconda metà del XX, si assiste ad una ulteriore crescita. Da Rodio raggiunge altri paesi ed in particolare il capoluogo Pisciotta. Agli inizi del ‘900, è la città di Vallo della Lucania a ricordarne la memoria. Qualche lustro più tardi si avvicina al culto anche la comunità di Pellare. Inoltre, la ricorrenza di Sant’Agnello è molto sentita nella vicina Ascea, sia al capoluogo sia alla frazione Marina. Ne è testimone l’ampia diffusione nell’onomastica. Molti abitanti del posto portano il nome di ‘Aniello’. Lo stesso capita a Pellare e ovviamente nel territorio di Pisciotta.

Rodio - Sant'Agnello Abate

Rodio, Sant’Agnello Abate: una antica devozione

Tra le località cilentane, dunque, una forte devozione verso Sant’Agnello è percepibile a Rodio. La chiesa parrocchiale del paese, risalente al XV secolo, in occasione della ricorrenza accoglie numerosi fedeli provenienti dai paesi vicini: testimonianza di una magna devozione. Considerata la forte devozione che insiste da secoli a Rodio, agli inizi del XXI secolo la parrocchiale del paese è stata riconosciuta come Santuario Diocesano. Infatti, il 30 luglio del 2009, Mons. Giuseppe Rocco Favale, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, eleva la piccola chiesa a Santuario Diocesano di Sant’Agnello Abate. Quest’anno ricorre il decennale. Per l’occasione, già nel dicembre 2018, nel giorno della festività, alle ore 19:30 preso Palazzo Landulfo si è tenuto l’evento ‘IN VIAGGIO VERSO IL DECENNALE’ sulle orme di Sant’Angello Abate: tra culto, fede e tradizione. In collaborazione con Fucina Rhodium.

Rodio: Sant’Agnello di Maggio

A Rodio la festività patronale ricade in tre momenti dell’anno. Ognuno di essi rappresenta una pagina importante per la storia locale. Il 31 maggio si tratta di una ricorrenza votiva, istituita a perenne ricordo dell’intercessione di Sant’Agnello. In un anno particolarmente piovoso si racconta che le copiose acque stavano distruggendo i vigneti. Il futuro raccolto rischiava di essere completamente spazzato via. Secondo la tradizione la pioggia cessò grazie all’intervento dell’Abate. Di pari passo, anche la ricorrenza dell’8 agosto calca una antica tradizione. Inoltre, per la sua collocazione estiva, risulta essere anche la più partecipata. Fu istituita quando i rodiani ritornarono dalle Puglie senza aver contratto la peste che incontrarono sul cammino. Per questo alla fine della processione vengono distribuiti pane e vino benedetti. Infine, il 14 dicembre ricorre la memoria liturgica. Momento significativo comune è la caratteristica processione che attraversa il paese in tarda mattinata.

Il programma

I Solenni festeggiamenti per la ricorrenza di maggio 2019, hanno inizio il 22 alle ore 18:30 con l’intronizzazione di Sant’Agnello Abate e culminerà con la tradizionale processione del 31 maggio. Di seguito la locandina con il programma dettagliato:

Rodio - Samt?Agnello, Maggio 2019

Pubblicato da Giuseppe Conte

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