Il Natale è, per eccellenza, la ricorrenza in cui si evoca la concezione di unione e di tradizione. L’8 dicembre, in particolare, è forse la data di ‘partenza’ del lungo periodo che abbraccia le festività natalizie. È d’uso, in tal occasione, allestire albero e presepe, coniugando antiche e nuove tradizioni. Per le strade si odono le note della zampogna e, non di rado, i suonatori ravvivano l’atmosfera nei piccoli centri, annunciando, in modo festoso, l’avvicinarsi del Natale. Successivamente, il conto alla rovescia, sarà scandito dal suono delle campane che invitano alla novena: è questa espressione significativa del richiamo alla cristianità, ricordando la forte componente religiosa nella nascita del Cristo.
La simbologia del Natale nell’espressione popolare. L’esposizione del muschio o dell’agrifoglio richiama l’antica consuetudine nell’accostare questi elementi alla fortuna. Il pungitopo, invece, assume una valenza più materiale e, come è noto, è elevato a simbolo stesso del Natale conferendo colore e atmosfera nella suggestione popolare. Anche il melograno, ancora più marcatamente, si accosta al Natale: sia per la fortuna sia per l’aspetto decorativo.
Le ‘focare’. Nel giorno della vigilia in molte piazze ardono le ‘focare’, falò accesi per omaggiare l’arrivo di ‘Gesù’. Ogni comunità ne conserva tempi e modi, garantendo la sopravvivenza della tradizione.