Cilento, da San Felice a Sant’Antonio Abate: le festività patronali di gennaio

Quando il mese di gennaio sta per compiere il suo giro di boa, ecco che la devozione dei cilentani si anima convogliando in alcune importanti ricorrenze. Numerose, come vedremo, sono le comunità che celebrano Sant’Antonio Abate ma, non mancano le festività patronali che ruotano intorno ad altri culti: negli stessi giorni si ricordano San Felice Martire (patrono di Orria) e San Mauro Abate (festeggiato a San Mauro la Bruca). Ecco il mio breve viaggio tra i luoghi e la storia del Cilento.

Orria. Il 14 gennaio in paese è festa patronale: si celebra San Felice che viene ricordato, in modo votivo, anche la seconda domenica di agosto. La prima occasione si caratterizza maggiormente per le celebrazioni religiose, mentre, l’occasione estiva è momento assai partecipato anche da coloro che abitano fuori.

San Mauro la Bruca. Il 15 gennaio ricorre la festività di San Mauro Abate a cui la comunità è molto devota. Per l’occasione in paese giungono pellegrini provenienti anche dai paesi vicini. L’immagine del Santo, custodita nella parrocchiale dedicata a Sant’Eufemia Vergine e Martire, esalta tra le opere più significative; la stessa chiesa, in seguito al ‘Miracolo Eucaristico’ datato luglio 1969 è stata elevata a Santuario. San Mauro la Bruca, inoltre, è scenario anche di un secondo evento, ancora una volta considerato miracoloso: è passato alla storia come ‘Miracolo della Galleria Spina’. Si racconta che, nel 1889, alcuni operai che lavoravano al suo interno, furono salvati da un crollo proprio grazie all’intervento del Santo.

Sant’Antonio Abate. Numerosi sono i centri del Cilento (come Sant’Antuono di Torchiara ed Ortodonico) che ricordano con solennità la figura di Sant’Antonio Abate considerato da sempre ‘il Santo del popolo’. Particolarmente significativi i festeggiamenti che si svolgono a Vibonati nel Golfo di Policastro: in posizione dominante si trova il Santuario. A questo momento la tradizione lega numerose tradizioni tra cui  le ‘focare’ e la ‘benedizione degli animali’ ma di questo parlerò in modo approfondito nella giusta occasione, come faccio ormai da anni. Sant’Antonio Abate conserva le sue memorie anche a Camella (Perdifumo) e Omignano intorno al Monte Stella e, dall’altra parte della valle, a Perito, dove fino alla metà del secolo scorso era situata una piccola cappella dedicata a ‘Sant’Antonio cu lu purcieddo’ com’è simpaticamente appellato nella visione popolare.

La Madonna della Pietà a Vatolla(Peridfumo): curiosità. Se la devozione a Sant’Antonio Abate padroneggia, nel giorno della ricorrenza a Vatolla si ricorda la Madonna della Pietà con una festività votiva. Nel Cilento quasi ogni comunità ritrova la sua appartenenza cristiana nelle occasioni scandite dalla propria origine identitaria, calcando leggendarie contestualizzazioni in cui si innestano storie di antica devozione. Quasi sempre si tratta di scampati contagi, come nel caso di San Rocco, provvidenziali intercessioni o miracolose protezioni come accade a Vatolla, dove – sempre secondo la tradizione – la Madonna salvò la popolazione dalla catastrofe di un terremoto: qui la ricorrenza votiva ricade proprio nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate.

Pubblicato da Giuseppe Conte

Ho creato questo blog dove inserisco principalmente i miei scritti. Non ho pretese di originalità pur mettendo impegno e ricerca nei miei lavori. Vi invito a segnalarmi eventuali inesattezze o imprecisioni di cui mi scuso in anticipo. Per contatti [email protected] oppure per contattare me direttamente [email protected]

Una risposta a “Cilento, da San Felice a Sant’Antonio Abate: le festività patronali di gennaio”

I commenti sono chiusi.