Venerdì 17: spazio alla superstizione?

VENERDÌ 17 MAGGIO 2019. Accade che, il calendario, riporti in data Venerdì 17: un giorno qualunque? La superstizione talvolta ha le sue motivazioni. Una credenza popolare ben inserita nel tessuto nostrano senza, tuttavia, aver riscontro in termini logici.

Il Venerdì e il 17

Venerdì è il quinto giorno della settimana, dedicato a Venere: spesso, per la società, coincide con l’ultimo giorno lavorativo mentre nel panorama cristiano ricorda la morte di Cristo. Quest’ultimo aspetto può forse modellare la credenza del legame con il numero 17? Non è dubbia la grande influenza che la Chiesa ha avuto nel corso del tempo. In passato, la consapevolezza dell’importanza di questo giorno, era confermata dall’usanza di digiunare o fare penitenza in memoria di Gesù. E secondo l’Antico Testamento il diluvio universale ebbe inizio proprio il diciassettesimo giorno del secondo mese.

Venerdì 17. superstizione?
Venerdì 17

Qual è, dunque, il ruolo del numero 17? Ricorre in più contesti e, inevitabilmente, appartiene anche alla Bibbia. Posto tra il 16 e il 18, numeri che rispecchiano perfettamente la rappresentazione di quadrilateri, il 17 è forse disprezzato dai seguaci di Pitagora! “VIXI” (ho vissuto ed ora morto) è l’anagramma perfetto del numero romano XVII. La tradizione della disgrazia, legata al “Venerdì 17”, è comunque limitata all’Italia ed ai paesi che sono stati influenzati dalla cultura greco-romana; altri paesi, in controtendenza, riconoscono come numero della sfortuna il 13 che, invece, è il numero associato alla fortuna spesso anche in Italia. In conclusione? Spazio alla superstizione!

Pubblicato da Giuseppe Conte

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