LAUREANA CILENTO (SA), 06 GIUGNO 2019. Il martedì dopo la Pentecoste, un importante appuntamento religioso ai confini del Cilento Storico riflette la devozione di queste terre. La Madonna dell’Acquasanta esce in processione. Tra i campi attraversa le vie principali della contrada. Nel Santuario si susseguono i pellegrini che con immensa religiosità aspettano per attingere acqua alla miracolosa sorgente.
‘‘L’acqua miracolosa’’
Situato a valle dell’abitato di Laureana Cilento la chiesa è posta sulla via che negli addietro costituiva un punto di collegamento importante tra il paese e Torchiara. Vicino vi scorre un torrente detto proprio dell’Acquasanta. In passato la zona era abbastanza frequentata. Da qui si poteva raggiungere la costa. Nel corso del ‘900 ultimo scorso, nei suoi pressi ha avuto vita un piccolo scalo ferroviario (la stazione di Torchiara) a cui facevano riferimento soprattutto gli abitanti dei due centri. Secondo la tradizione, la devozione alla Madonna in questo luogo, è scaturita da una fonte d’acqua.
Un pozzo, tuttora esistente ed inglobato nella chiesa, da cui sgorgano acque limpide e fresche. Come da consueta tradizione cilentana, sulla fondazione del Santuario sono nate diverse leggende, alcune ancora tramandate e ben vive nella memoria popolare.
Il Santuario
Il complesso architettonico ha subito ampliamenti e rifacimenti nei secoli, pur mantenendo una certa sobrietà. Entrando in Chiesa la struttura è costituita dall’aula e il presbiterio. Attigue sono la sacrestia, la canonica e poi il campanile. Nel presbiterio si trova il pozzo in marmo risalente alla metà del 1600 e un meraviglioso affresco che ritrae la Madonna col Bambino. Successivamente ulteriori accorgimenti hanno conferito nuova bellezza al Santuario.
Tra gli altri fu realizzato il soffitto a cassettoni. Nonostante la storia nota sia relativamente recente, è plausibile pensare che, ancor prima, qui esistesse un tempio consacrato alla Vergine già da tantissimo tempo, sempre affiancato alla presenza della sorgiva ritenuta miracolosa. Tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, a materializzare la devozione fu la donazione di una statua della Madonna che, da quel momento, venne portata in processione in occasione della festività, insieme a San Giuseppe.
L’Acquasanta tra il XX e il XXI secolo
La crescente devozione, soprattutto negli anni di forte emigrazione, rese alla Madonna anche un nuovo abito e due corone. Purtroppo negli anni ’90 del secolo scorso, la statua del Bambino venne trafugata e, anni dopo anche l’immagine della Madonna. Tuttavia, la devozione non si è in alcun modo arrestata.
Ancora oggi sono tantissimi i fedeli che giungono al Santuario per la Pentecoste. Già alcuni giorni prima della ricorrenza, in tanti raggiungono l’Acquasanta per prendere parte alle celebrazioni. Al mattino del martedì, piccoli gruppi, talvolta in pellegrinaggio e capeggiati dalle caratteristiche centé, si ritrovano sul sagrato della chiesa. Poco prima di mezzogiorno ha inizio la tradizionale processione che si muove per la strada principale della contrada. Tra le campagne, un tempo rigogliosi campi, discende così la benevolenza della Madonna.
Il programma
Sabato 8 e domenica 9 giugno 2019, alle ore 18:00 sarà celebrata la Santa Messa. Lunedì 10, la Santa Messa, sempre celebrata alle ore 18:00, sarà seguita dalla processione eucaristica e della tradizionale ‘benedizione dei campi’. Martedì 11, giorno della festività della ‘Madonna dell’Acquasanta’, la prima Santa Messa sarà celebrata alle ore 08:00. La celebrazione Solenne delle 10:00, invece, sarà seguita dalla caratteristica processione. Nel pomeriggio la celebrazione avverrà alle 17:30 ed alle 20:00, quest’ultima seguita dal rito dell’offerta dell’incenso. Di seguito il programma completo:
