Valle Cilento e Lustra: la voce del tempo nei rintocchi di una campana ‘a corda’

Che il Cilento sia emblema di immensa bellezza non v’è dubbio alcuno, e ancor meno dubbiosa è l’assoluta straordinarietà delle sue architetture. Talvolta restano custodite in luoghi meno noti o fuori dai grandi circuiti turistici. Con la loro semplicità, spesso si celano quasi nascosti tra i piccoli casali che fanno da corona all’antico ‘Monte Cilento’. Ed è proprio questo il caso di Lustra e di Valle (Sessa Cilento).

Valle, Lustra e i campanili

A Valle e Lustra, emergono – tra gli altri – due meravigliosi campanili ‘dirimpettai’ carichi di storia tratta dalla pietà popolare. Siamo andati alla ricerca, o meglio, alla riscoperta di due dei tanti tesori custoditi nel Cilento (probabilmente Antico) confinato alle pendici del Monte della Stella. Si sa, due luoghi hanno vissuti diversi, cultura propria e tradizioni differenti: prima di proseguire nella vivacità di questa narrazione – apparentemente statica – è giusto lasciare almeno una traccia di storia locale (per quelle che sono le mie limitate conoscenze). Per cui proseguiamo individuando la posizione geografica e la collocazione urbana delle due realtà architettoniche al fine di contestualizzare non solo lo spazio ma anche il tempo.

Camanili Valle Cilento e Lustra
Campanili di Valle Cilento e Lustra

Lustra e Valle Cilento

L’abitato di Lustra è posto sul crinale della collina e, la Chiesa di Santa Maria Vetere, invece, si trova nella parte basse sul versante interno, difronte alle propaggini che dipanano dalla Montagna del Cilento. Valle Cilento conserva tracce molto interessanti del passato. Anche in questo caso, la Chiesa di Santa Maria – questa volta delle ‘Valletelle’ – è situata ai piedi dell’abitato. Se ad oggi ci appaiono fuori da un contesto urbano, in realtà, in passato potevano essere al centro di altrettanti casali. Nel primo caso, non dimentichiamo che nei secoli addietro, nel territorio di Lustra orbitavano numerosi villaggi: Mancusi, Persiceto e Massacanina, tutti scomparsi nel corso dei secoli; Valle Cilento, ancora oggi, è composta da cinque storici rioni: Cafari, Cafarelli, Piano, Godisole e Vicinanza, mentre la zona in cui si trova la Chiesa di Santa Maria, è detta delle ‘Vallettelle’ (piccola ‘Valle’) per la presenza in passato di diverse abitazioni.

Campanile Santa Maria delle Valletelle, Valle Cilento (Sessa C.)
Campanile Santa Maria delle Valletelle, Valle Cilento (Sessa C.)

Il significato dei campanili

Hanno tanto in comune queste remote realtà e noi le ‘analogie’ le abbiamo individuate nei campanili. Entrambi si presentano staccati e autonomi rispetto alla chiesa a cui fanno riferimento: probabilmente vennero edificati in tempi diversi o, addirittura per ragioni diverse; in passato, infatti, sappiamo che la torre campanaria aveva ben altre funzioni oltre al richiamo dei fedeli. Torri campanarie o, ancor prima, ‘torri di guardia’, per meglio difendersi dai saccheggi. E non a caso torre campanaria, in origine, identificava proprio un corpo staccato, isolato rispetto alle restanti architetture. In seguito, cessata la loro funzione, sono stati affiancati a edifici cristiani, costituendone il campanile ‘lu campanaro’ nel vernacolo locale. I ‘campanili’ sono assai significativi per il Cilento e, un tempo, erano anche distintivi, poiché, ogni comunità vantava il suo.

Lustra, campanile Santa Maria Vetere
Lustra, campanile Santa Maria Vetere

Analogie nei campanili di Lustra e Valle

Tralasciando la struttura architettonica semplice ed elegante, ad accomunare le due realtà è la collocazione all’interno dell’area cimiteriale. Baluardi di protezione, ove, probabilmente, si confinavano coloro che erano stati contagiati dalla peste (ho letto, con riferimento ad altri luoghi del Cilento, di tale ‘pratica’ in occasione del contagio del 1656, ndr). All’interno della chiesa campeggia in posizione dominante una ‘Madonna in trono’: ricavate con malta e gesso direttamente nella nicchia e dipinte a colori vivaci, troneggiano con il mantello blu e recanti sul braccio il bambin Gesù. Concludiamo parlando strettamente dei ‘campanari’: le esili strutture murarie a forma quadrangolare, sono sormontate da un delizioso cupolino; a Valle è costituito ‘dall’intreccio di cotto’, richiamando con sobrietà la ruralità del posto. La campana a corda è ormai una reliquia: i rintocchi che si disperdono nella valle affideranno al vento le memorie di questo straordinario e soleggiato angolo del Cilento Antico…

Pubblicato da Giuseppe Conte

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