Struffoli, la gastronomia nella tradizione del Natale

Chi non ha mi sentito parlare di ‘struffoli’? Sebbene sia un dolce tipico del periodo natalizio, la sua notorietà lo rende di certo fra le preparazioni italiane più note nel mondo. In particolare, gli struffoli sono tipici della cucina napoletana, seppur realizzati in tutta l’area partenopea ed appartengono alla gastronomia dell’intera regione. Tuttavia, nonostante il ben noto accostamento degli struffoli al capoluogo campano, pare che le origini del caratteristico dolce, abbiano radici mediterranee e, potrebbero essere giunti a Napoli già ai tempi della Magna Grecia. In Campania, e in particolare nel Cilento, esiste un dolce tipico sempre del periodo natalizio – gli scauratieddi – che, ancora una volta, richiama la venuta dei greci. Qualunque sia l’origine restano profondamente legati alla tradizione gastronomica campana e riaffiorano inevitabilmente a Natale ma non di rado è possibile trovarli anche in altri periodi dell’anno, vista la richiesta. La caratteristica forma tondeggiante dei singoli pezzi dei pasta che compongono il prodotto finale, sono la firma di originalità; nelle regioni limitrofe ne esistono diverse varianti, sia nella forma che nella sostanza. In Basilicata e in parte della Calabria, troviamo spesso la ‘cicerata’ ovvero la cicirata, con dimensioni simili ma, con una forma diversa, più allungata e meno sferica.

La ricetta tradizionale prevede pochi ingredienti di base: farina,uova, strutto e zucchero, aromatizzati con un goccio di liquore preferibilmente all’anice. Man mano che ci si allontana dal cuore della Campania, usanze locali possono apportare leggere variazioni nella preparazione, senza tuttavia stravolgere la ricetta. Dall’impasto si ricavano piccoli cilindri di pasta, poi tagliati in pezzetti modellati come piccole sfere o semplicemente a cubetti (in cottura tenderanno comunque ad assumere una forma più dolce e regolare). Dopo averli fritti in olio d’oliva (o strutto), si lasciano raffreddare prima di passarli nel miele caldo; quest’ultimo oltre a conferire la classica doratura, legherà tra loro le singole parti che, secondo la propria fantasia, assumeranno forme diverse. In genere vengono disposti a ciambella oppure porzionati ed adagiati su pirottini o ancora su una foglia di limone. Infine, quando sono ancora caldi, si decorano con frutta candita a pezzetti oppure confettini colorati o ancora con frutta secca; anche in questo caso spazio alla fantasia ed ai propri gusti.

Pubblicato da Giuseppe Conte

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