SANT’ANGELO A FASANELLA (SA), 11-05-2018. Nonostante le piccole dimensioni, il paese di Sant’Angelo a Fasanella vanta diverse emergenze storico-artisitiche; nel suo territorio si trovano ben due siti riconosciuti come Patrimonio Unesco: la Grotta-Santuario volta al culto di San Michele Arcangelo e l’Antece, guerriero di pietra di antichissime origini.
La parrocchiale è intitolata a Santa Maria Maggiore; tra il centro e la periferia insistono diversi edifici dedicati al culto, tra cui la chiesa di San Nicola. Ai margini dell’abitato, invece, si trova la chiesetta detta della ‘Madonna della Pinna’. L’immagine della Vergine, è conservata nella chiesa principale e, il giovedì dell’Ascensione (giorno che un tempo era riconosciuto come festivo, oggi la ricorrenza è posticipata alla domenica successiva) è portata in processione fino alla cappella. La domenica seguente, sempre in processione, l’immagine della Madonna è riportata in paese. Inoltre, come accade spesso per devozione, a conclusione dei pellegrinaggi, si rientra a casa portando in segno ben augurale un ramoscello di una pianta tipica del posto; qui si conservava un mazzetto d’erba detta proprio ‘erba della Madonna’. La festività probabilmente incarna la tradizione dell’Ascensione che, talvolta, si associava proprio alla figura della Vergine: la ‘Madonna del latte’; ne consegue l’antica usanza di donare e bere il latte in questo giorno. Non a caso, anche qui, si preparavano per l’occasione i ‘tagliolini cotti nel latte’.