Sant’Angelo a Fasanella, il culto di San Michele

SANT’ANGELO A FASANELLA (SA). Alle pendici degli Alburni trova spazio Sant’Angelo a Fasanella, antichissimo centro situato a guardia della sottostane ed incantevole valle in cui scorre il fiume che da vita alle cascate dell’Auso. Il paese, forte di un immenso patrimonio naturalistico e storico-artisico, vanta all’interno del suo territorio ben due siti Unesco: l’Antece, figura di un guerriero intagliata nella roccia e la Grotta-Santuario consacrata all’Arcangelo Michele.

LA STORIA E LA RICORRENZA. Come si evince dal nome, il culto per l’Arcangelo qui assume un legame profondo, ben radicato nella cultura locale. La festività patronale, che ogni anno si svolge l’8 maggio, rappresenta un importante appuntamento per la piccola comunità e culmina con il tradizionale pellegrinaggio che, dal paese si muove verso la grotta. Lasciata la chiesa parrocchiale, la processione che si apre con le caratteristiche ‘centé’, percorre il breve cammino con immensa devozione. Giunti alla meta si celebra la Santa Messa. Terminata la celebrazione, il corteo si ricompone e rientra in paese attraversando le vie principali; a fine serata l’immagine di San Michele ritorna nella sua chiesa ponendo Sant’Angelo a Fasanella sotto la sua celeste protezione.

PATRIMONIO UNESCO. La grotta, fu sede di una comunità benedettina a partire dall’XI secolo ma, non è da escludere che, già nei secoli precedenti fu vissuta da civiltà più antiche stanziate sul territorio. Ancora oggi conserva tutto il fascino di un luogo di culto accostato alla straordinarietà della natura, la quale nel tempo ha reso possibile lo scenario carsico che oggi possiamo ammirare. La cavità più profonda è stata adibita a cappella, dedicata all’Immacolata; interessante l’edicola in stile gotico e quello che rimane di pregevoli affreschi sparsi all’interno della grotta. Sull’altare principale, invece, risalente al seicento, trova spazio la statua in marmo di San Michele Arcangelo. L’ingresso è un semplice portale che non turba la natura del complesso; all’esterno è posta anche la torre campanaria che si erge aggrappata alla roccia.

Pubblicato da Giuseppe Conte

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