La ricorrenza di Santa Lucia è un appuntamento molto importante per il Cilento. Nonostante la festività cada alle soglie dell’inverno, nel tempo non ha mutato la sua forte vocazione attrattiva sia sotto l’aspetto religioso sia sotto l’aspetto sociale. La popolarità di ‘Lucia’ è certamente dovuta alla credenza popolare che, nelle sua figura, riconosce la protettrice della vista.
I luoghi e la fede
Partiamo da Magliano Vetere. La festività patronale si celebra in due occasioni: a dicembre, memoria liturgica e la terza domenica di settembre. Mentre la prima conserva solo le funzioni religiose, la seconda è ben più ambita, sia per l’abbinamento del programma civile sia perché si raggiunge in pellegrinaggio il suggestivo santuario incastonato nella montagna. Situato alle spalle dell’abitato, è anticipato da un piccolo sentiero, talvolta intagliato nella roccia. Difficile datare la sua origine, di certo molto antico come testimonia l’affresco che rappresenta Santa Lucia. Due spazi compongono il complesso, in ognuno di loro si trova un altare. A Sacco è stata di recente restaurata la cappella di Santa Lucia ed è stata ripristinata l’antica processione. A Laurino, la festività interessa storicamente il ‘rione Fontana’. La ricorrenza è ben sentita anche a Monte Cicerale, a Cannalonga, a Cosentini di Montecorice e nel luogo simbolo del Cilento: Santa Lucia, frazione di Sessa.
Santa Lucia Cilento
L’esempio più significativo della festività lo ritroviamo nel Cilento Antico: siamo nel borgo di Santa Lucia che ne ha assunto anche il nome. Qui più che altrove è percettibile la profonda devozione che si manifesta alla Santa. In occasione delle celebrazioni, numerosi fedeli provenienti da ogni paese del circondario, raggiungono Santa Lucia Cilento per partecipare alle funzioni. La piccola chiesa parrocchiale, risalente al XVI secolo, fatica ad accogliere i tanti visitatori che il 13 dicembre affollano le stradine dell’abitato. È la testimonianza di una magna devozione. Seppur sia ormai scomparso il senso aggregativo sociale che animava l’antica fiera, è rimasta ben radicata la fede cristiana. Momento particolarmente significativo e partecipato è la tradizionale processione che si svolge all’apice dalla mattinata.
La fiera di Santa Lucia
La collocazione autunnale, a pochi giorni dal Natale e la forte attrazione devozionale che deriva dall’invocazione a patrona della vista, ha favorito la nascita e lo sviluppo di importanti fiere. Una delle fiere più longeve del territorio è quella che si tiene a Cannalonga in Settembre. Quella che oggi conosciamo come ‘frecagnola’, si origina proprio dalla festa di Santa Lucia. Fino al 1653 ne portava il nome e si svolgeva dal 4 al 13 dicembre. Meno nota è stata la fiera di Santa Lucia che il 12 dicembre anticipa la festività a Monte Cicerale. Ben più argomentata, invece, è la storia della fiera che interessava Santa Lucia Cilento. Di antica istituzione, dapprima si svolgeva in più giorni, quasi certamente il 12 e il 13. Rimane in vita fino alla seconda metà XIX secolo. In seguito, fu probabilmente interrotta favorendo la nascita di un nuovo mercato da tenersi a Sessa Cilento, capoluogo comunale, in occasione dell’Immacolata. Istituita la ‘fiera della Concezione’ è sospesa la fiera di Santa Lucia.
[Testo di Giuseppe Conte, non è consentita la riproduzione senza autorizzazione]