San Teodoro Martire, nel Cilento, è patrono del paese a cui ha dato il nome. La festività patronale è sempre stata un appuntamento importante per i cilentani. Anche le più piccole comunità manifestano la propria devozione con la ricorrenza patronale. Momento significativo è la tradizionale processione che, secondo le usanze del posto, può essere affiancata da altri momenti celebrativi.
San Teodoro, l’antico Casalis Santi Todari
San Teodoro (San Teodoro Cilento per comodità di identificazione) è una delle piccole frazioni di Serramezzana. Le prime notizie risalgono alla seconda metà del XII secolo. La storia demografica, invece, ci conferma una popolazione che non ha mai superato le 150 unità, attestandosi maggiormente su un centinaio di residenti. Il paese è situato a poca distanza dal mare, dove si trova Agnone (Montecorice).
Il cuore dell’abitato si sviluppa introno alla chiesa parrocchiale dedicata a San Teodoro Martire. Il campanile, nella sua semplicità, richiama le architetture del passato. La pietra caratterizza la costruzione che, ancora oggi, si mostra probabilmente come appariva in passato. Nel dialetto locale, il nome del paese suona come ‘San Tiroro’, richiamando probabilmente, non solo la variante linguistica del posto ma, anche il significato di ‘soldato’ che deriva dal greco Tyron: San Teodoro, infatti, è anche noto come San Tirone nella sue brevi note biografiche.
San Teodoro, un ‘Martire’ e un ‘militare’
Non si conosce molto sulla vita del soldato: arruolato nell’esercito romano, subì il martirio per la fede in Cristo. Venne condannato dopo aver rifiutato più volte di sacrificare agli dei. Secondo la tradizione dapprima fu rinchiuso in una cella, lasciato a pane e acqua. Rifiutò addirittura quest’ultimi che gli venivano concessi.
Ciò nonostante non morì di fame. Giudicato nuovamente, ancora una volta rifiutò di rinnegare la fede cristiana. Fu quindi ordinato che venisse torturato e poi bruciato. Ma secondo la leggenda non morì a causa delle fiamme. A lui si affida la protezione dei militari. È patrono di Brindisi, città dove oggi si trovano le sue reliquie. Nella Diocesi di Vallo della Lucania, vi è dedicata una sola parrocchia: quella di San Teodoro per l’appunto.
La festività tra storia e curiosità
Come nella consuetudine più classica, il corteo processionale rappresenta il momento più significativo e partecipato.
Il programma religioso per il 9 novembre 2018 è il seguente:
ore 11,00 Santa Messa
ore 16,00 Processione
[Testo di Giuseppe Conte]