San Mauro Cilento, ‘due Casali’ un ‘solo Patrono’

SAN MAURO CILENTO, 10-07-2018. L’abitato di San Mauro Cilento è costituito da due antichi centri: Casalsottano (o Casal Sottano) e Casalsoprano (o Casal Soprano), dolcemente posizioniti sulle colline che degradano verso il mare. Casalsoprano, a sua volta, è formato da storici rioni come Serra, Sorrentini e Ratto. Oltre alle emergenze storico-artistiche, il territorio vanta una posizione geografica dal forte interesse paesaggistico: dalle colline che si dipanano dal Monte della Stella, raggiunge le limpide acque del mar Tirreno – qui bandiera blu – con la bella località balneare di Mezzatorre. Realtà diverse unite nel nome di San Mauro Martire, patrono dell’intera comunità. L’11 Luglio, giorno della ricorrenza, il culmine dei festeggiamenti si raggiunge con la tradizionale processione: in passato muoveva nelle immediate vicinanze della Chiesa Madre, oggi, invece, si snoda per le vie principali dei Casali. A caratterizzare il corteo processionale è la presenza delle statuette a mezzo busto di ‘San Mauro Martire’ e ‘San Mauro Abate’, riconosciute nell’onomastica popolare come ‘Sanmaurieddi’: le statuette ora precedono la più imponente immagine di San Mauro durante la processione. In paese, altra importante ricorrenza è la festività in onore della Madonna Addolorata, celebrata a partire dal Lunedì in Albis.

SAN MAURO MARTIRE: LE DUE IMMAGINI. La Statua di San Mauro, realizzata per devozione popolare, risale alla seconda metà del XVII secolo ed è conservata nella nicchia che sovrasta il coro nel presbiterio. Inizialmente non faceva parte del corteo processionale, il suo ingresso in processione fu predisposto successivamente. Nel corso del tempo probabilmente ha subito piccoli interventi di restauro, di cui uno eseguito a metà del XIX secolo e, l’ultimo è stato terminato agli inizi del 2017. ‘Era il 1930’ quando fu portata in processione per l’ultima volta l’antica statua del Santo Patrono: da allora è posizionato stabilmente nella sua nicchia. In quegli anni si assisteva a forti ondate migratorie, soprattutto verso le Americhe. E fu possibile anche grazie al contributo degli emigranti commissionare una nuova statua. La scelta si rese necessaria poiché vista la collocazione, la grandezza e il peso, in occasione della festività, l’operazione dello spostamento risultava complesso e delicato; talvolta i movimenti, resi difficoltosi dagli spazi, creavano minute fratture e non di rado era il braccio a subirne i danni maggiori. A cavallo tra le due guerre, dunque, si rese necessaria l’esigenza di porvi rimedio con la realizzazione di una nuova immagine. Fu compiuta rispecchiando l’originale e la riproduzione ebbe l’esito sperato; differisce dalla statua seicentesca solo nel braccio sinistro il quale venne realizzato proiettato in avanti in corrispondenza del busto e non sporgente verso l’esterno come, invece, compare nell’originale. E così, dal 1930, in processione i ‘Sanmaurieddi’ anticipano l’immagine del Santo patrono.

LA ‘DISCESA’ A DISTANZA DI QUASI UN SECOLO E IL RIENTRO. A novembre 2016, per consentire il restauro, San Mauro ha compiuto la ‘sua discesa’ dopo ben 86 anni: l’operazione è stata eseguita durante la celebrazione festiva in occasione della solennità di ‘Tutti i Santi’, alla presenza di numerosi fedeli. A marzo 2017, invece, è restituita alla devozione popolare.

[Testo di Giuseppe Conte]

IL PROGRAMMA 2018. Il 2 luglio ha inizio la novena mentre l’11 culminano i festeggiamenti con la tradizionale processione che si svolgerà nel tardo pomeriggio, intervallata dalla Santa Messa celebrata in Piazza San Nicola. Quest’anno, la ricorrenza sarà incentrata sulla sola componente religiosa per consentire i lavori di restauro della Chiesa parrocchiale.

Pubblicato da Giuseppe Conte

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