Rutino. Nel Cilento, le tradizioni spesso occupano i gradini più alti all’interno della gerarchia culturale. Le ricorrenze cicliche, in modo particolare, rivelano aspetti assai significativi di questa terra. Oltre alle ben note ‘congreghe’, le ‘Sacre rappresentazioni’ affiancano ed arricchiscono l’immenso patrimonio culturale locale. In particolare, è il ‘Volo dell’Angelo’ ad occupare – con merito – l’apice della scalata. Diverse ne esistono nel Cilento ma, la più rappresentativa – manco a dirlo – è proprio la tradizione rutinese che, da alcuni secoli, ad oggi la seconda domenica di Maggio, si svolge in occasione della festività patronale.
È in questo contesto che, la piazza di Rutino diventa scenario di una suggestiva teatralità, posta agli occhi di centinaia di fedeli e visitatori che, per l’occasione, giungono da tutto il circondario.
Fin dalle prime ore del mattino il paese è in festa: ha luogo la vestizione dell’Angelo che avviene nella casa paterna; accompagnato dalle autorità, raggiungerà la chiesa parrocchiale, situata in posizione dominante e sovrastante rispetto alla piazza. Da qui, tra applausi, spari e melodie musicali, San Michele inizia con solennità a percorrere le vie del paese. Ha luogo la prima parte della processione la quale, di ritorno sosterà in piazza per dar vita alla ‘Sacra rappresentazione’. Ed ecco, dunque, occupar la scena il ‘Volo dell’Angelo’. Dopo scontri e avvertimenti, si conclude la prima parte e si ricompone il corteo processionale: quest’ultimo ora attraverserà il lato opposto dell’abitato. Farà nuovamente ingresso in piazza e qui, la seconda sosta rappresenta il momento cardine: uno storico duello tra ‘il bene e il male’ si consuma per qualche secondo. L’Arcangelo, anticipato dalle battute finali, sconfigge il diavolo e il silenzio della folla s’interrompe all’improvviso, accogliendo festante la vittoria di San Michele.
Ecco il programma 2017:
