Ostigliano a matita: dal ‘bianco e nero’ ai ‘colori’

Una foto scattata per caso è diventata un disegno: siamo ad Ostigliano (Perito). La vista del paese, dall’alto della collina, dona all’abitato una sagoma ‘falciforme’. L’assetto urbanistico così come si presenta oggi non ha origini antiche; la parte che può vantare una storia più consistente è contesa tra due rioni: l’una è concentrata intorno ad una piccola piazza (Santa Sofia), l’altra nel quartiere denominato Casaletto. Le due zone si allineano su livelli diversi, differenziandosi in un valore metrico percepito in poche unità. Nonostante l’incertezza sulle origini del paese, l’attuale conformazione ha ben poco da raccontare; bisogna indagare contestualizzando in un’ottica ben più ampia e complessa per rintracciare pagine di storia altrimenti silenti.

Un’immagine da cartolina. Ecco due disegni realizzati a matita: nel lavoro è ritratto Ostigliano dalla stessa angolazione, dapprima leggermente stilizzato in cui si evidenziano alcune abitazioni poste nella parte bassa del paese, gli ulivi che fanno da contorno e, sullo sfondo, la collina di Perito solcata da valloncelli e ancora più in fondo la collina di Rutino. Questo primo lavoro è totalmente realizzato a matita. Anche il secondo disegno mette in gioco le matite: questa volta colorate. In questo caso la panoramica è più ristretta e l’inquadratura (volutamente accavallata dall’artista) particolareggia sul rione Serrotola e sulle abitazioni che si affacciano sulla moderna piazza.

(I disegni sono stati realizzati da un’amica circa 10 anni fa. L’autrice, non essendo del posto, ha elaborato il lavoro facendo leva su una fotografia.)

Un paese è quel posto dove

se il vento soffia forte

il silenzio è un coro di fiati;

sull’uscio delle porte

i saluti sono animati (G.C.)

L’Alento
Tumultuoso: scorri lento;
sembra brullo: è d’argento.
Sparti d’acque: il tuo Cilento;
sai di mare sai di vento.

Non nasci d’alto monte
ma ti spingi fino al fronte
ove un tempo vi è confine
dubbio vanto e di moine.

Tu signore: dimenticato;
maestoso: affaccendato.
Ad un tratto: tra le rovine
poni fine alla tua fine. (G.C.)

 

Pubblicato da Giuseppe Conte

Ho creato questo blog dove inserisco principalmente i miei scritti. Non ho pretese di originalità pur mettendo impegno e ricerca nei miei lavori. Vi invito a segnalarmi eventuali inesattezze o imprecisioni di cui mi scuso in anticipo. Per contatti [email protected] oppure per contattare me direttamente [email protected]