Ostigliano, la Madonna del Rosario: cinque secoli di storia

MADONNA

OSTIGLIANO (SA), 6 ottobre 2016. Risale al 9 dicembre 1583 la prima visita pastorale – documentata – alla parrocchiale di San Giovanni Battista in Ostigliano; a recarsi in paese fu il vicario Galasso di Mons. Belo. Abbastanza frequenti e relazionate saranno le visite a partire dal secolo successivo. Nel 1646 si conferma l’esistenza di tre cappelle all’intero della chiesa madre, di cui quella del Rosario era forse la più importante (le altre erano consacrate a San Giovanni e Santa Caterina): già allora possedeva una confraternita. Inoltre, nel resoconto della visita pastorale del 1698 si menzionano due calici, uno  dei quali proprio della cappella del Rosario.

L’icona della Madonna appartiene alla tipologia dei ‘simulacri da vestire’ ed è collocata in una delle tre nicchie della parete esterna della navata laterale sinistra; prima degli ultimi lavori di restauro e consolidamento contava su un altare in marmo eretto per devozione popolare. L’immagine, a grandezza naturale, si configura come una delle opere più importanti presenti in chiesa; ad oggi veste un abito rosso decorato con motivi color oro e reca sul braccio sinistro il bambinello, anch’esso vestito in rosso. A primo sguardo la Vergine e il bambino appaiono di diversa fattura, facendo dedurre una realizzazione in tempi diversi. Entrambi possiedono una corona. Nel corso dei secoli, sia il vestiario sia le originali configurazioni hanno sicuramente subito mutamenti, calcando esigenze devozionali a dimostrazione di un culto quasi ininterrotto.

La confraternita del ‘Ss. Rosario’ , pur nata quasi certamente nel XVII secolo, è pensabile che non abbia affiancato costantemente il culto, ed abbia subito interruzioni nel corso del tempo; tuttavia, una certa continuità, ancora una volta a conferma di una magna devozione, la possiamo riscontrare nei costanti tentativi di ripresa, alcuni recenti, che ne determinano l’esistenza e la sopravvivenza anche in tempi moderni. La ricorrenza, invece, è fortemente ridimensionata rispetto al passato ma è presente ancora, e si traduce in una processione che si tiene in genere la seconda domenica di ottobre.

Pubblicato da Giuseppe Conte

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