Novi Velia, la Madonna del Sacro Monte: un cammino che dura da secoli…

NOVI VELIA (SA), MAGGIO 2019. Sulla cima del Monte Gelbison in Cilento, oltre l’abitato di Novi Velia, a 1705 metri, si trova un Santuario antichissimo, fra i più alti d’Italia e tra i più suggestivi in assoluto. Da maggio ad ottobre accoglie migliaia di fedeli. L’ultima domenica di maggio l’immagine della Vergine è ‘svelata’ e restituita alla devozione popolare.

Novi Velia, Madonna del Sacro Monte (foto Giuseppe Conte)

Novi Velia: un punto d’arrivo e un punto di partenza

L’abitato di Novi Velia – nel cuore del Cilento odierno -, posto ai piedi del Sacro Monte, è l’ultimo centro abitato che s’incontra prima del Santuario. Tra i boschi di castagni si scorge ancora l’antico sentiero gradinato, talvolta intagliato direttamente tra le rocce. Il vecchio lastricato in qualche ora conduce al Santuario. Per chi proviene dall’Antica Lucania e dalle Calabrie, invece, un tempo i pellegrini giungevano da Sud e punto di riferimento rimane la ‘Croce di Rofrano‘: un cumulo di pietre frutto della devozione secolare. Da qui inizia la risalita finale verso la vetta. Le ultime tappe del cammino conducono alla chiesa.

Santuario Novi Velia
Novi Velia, Santuario (foto Giuseppe Conte)

All’interno si trova la bellissima immagine di Maria. Qui è nota come ‘Madonna del Monte’ o più semplicemente di Novi Velia. Lo spiazzo antistante offre un panorama mozzafiato che, nei giorni di bel tempo, può raggiungere finanche le isole di Sicilia, lasciando ben distinguere il cono dello Stromboli.

Il Santuario: tra la fede e le leggende

Nella parte più alta del complesso, una maestosa croce offre la possibilità di spaziare con lo sguardo in ogni direzione. Oltre la balaustra del piazzale, invece, si nota una roccia sporgente detta ‘Ciampa di Cavallo’. Il nome calca una antica leggenda che vuole questo masso punto d’arresto della corsa di un equino. Si narra di due cavalieri che giunsero sul monte. L’uno entrò in chiesa mentre l’altro si fermò all’esterno; il cavallo di quest’ultimo all’improvviso si imbizzarrì e intraprese una folle corsa. Il fantino implorò allora l’intervento della Madonna e proprio quando l’animale stava precipitando nel vuoto si fermò su questa roccia considerata oggi un porta fortuna per chi riesce a centrarla con una monetina.

Novi Velia, Santuario (foto Giuseppe Conte)

Oltre la leggenda, la peculiarità di questo posto rimane la sensazione di serenità che il visitatore prova nell’incontrare lo sguardo della Madonna nella sua casa in cima alla montagna.

Novi Velia, Santuario (foto Giuseppe Conte)

Il tempo che scorre non teme la modernità ed oggi come nei secoli passati migliaia di pellegrini intraprendono ‘il cammino’ che li condurrà sul Monte Gelbion. Giunti alla meta, un antico rituale li porta a girare per tre volte intorno al Tempio Sacro. Solo dopo varcheranno la soglia della chiesa e nel lasciarla si affideranno alla sua benevolenza per farvi presto ritorno il nuovo anno.

Novi Velia, Santuario (foto Giuseppe Conte)

Pubblicato da Giuseppe Conte

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