Madonna del Carmine, il culto nella Diocesi di Vallo della Lucania

La festività della Beata Vergine del Carmelo fu istituita nel 1251 in memoria dell’apparizione della Madonna a San Simone Stock. Il riferimento mariano ha sempre avuto il dominio nel panorama cristiano: numerosi appellativi hanno identificato la Vergine nel corso dei secoli, assumendo sfumature che spesso ricorrono a caratteristiche locali, al fine di ancorare la figura di ‘Maria’ al proprio territorio; una strategia difensiva spirituale ben presente anche nel Cilento. Nel territorio della odierna Diocesi di Vallo della Lucania, numerose sono le testimonianze che confermano il culto del ‘Carmine’: ecco la mappatura dei luoghi.

Agnone (Montecorice). Risalgono alla fine del XII secolo le prime notizie di Agnone, quando intorno alla chiesa di Santa Maria sorse un primo agglomerato. Diversi secoli dopo si ha una più ampia espansione, originando un piccolo borgo di pescatori. Relativamente recente, invece, è l’intitolazione alla Madonna del Carmine della parrocchiale del paese, alla quale è consacrata anche la locale confraternita che accompagna la processione del 16 luglio. Questa ricorrenza, inseme alla festività di San Giuseppe, rappresenta il principale appuntamento religioso della principale frazione costiere di Montecorice.

Cannalonga. La diga del Carmine prende il suo nome dalla vicina chiesa dedicata alla Madonna. È una delle festività più sentite nel piccolo centro posto ai piedi del Monte Gelbison.

Cardile (Gioi). Sulla strada che collega la frazione al capoluogo, poco distante dall’ingresso in paese, si trova la cappella della Madonna del Carmine, dapprima consacrata alle ‘Anime del Purgatorio’. Nel corso del 700, quando l’altare originario fu trasferito nella Chiesa parrocchiale, la cappella assume la denominazione attuale con la consacrazione alla Vergine del Carmelo. Domina con un ampio panorama le colline sottostanti e lo sguardo, invece, raggiunge agevolmente il Monte della Stella.

Catona (Ascea). Situata nell’entroterra, è una delle frazioni collinari di Ascea. Sulla cima del Monte Carmelo, sorge il santuario omonimo dal quale lo sguardo spazia su un panorama ampio e suggestivo. È una ricorrenza molto sentita anche dai paesi vicini: spesso vi giungono numerosi fedeli nel giorno della festività ma anche nel periodo della novena, quando compagnie di pellegrini raggiungono, talvolta per l’antico sentiero, il sito mariano. Come da tradizione, la solenne processione che dal Santuario giunge in paese, attraversando le principali vie dell’abitato, conclude i riti religiosi.

Laurito. Fori dal perimetro del centro storico, la chiesa della Madonna del Carmine si trova nell’omonima località. La sua fondazione risale ai primi decenni del XVII secolo.Le celebrazioni hanno inzio con l novena e, come accade in altri luoghi, si conludono la domenica coincidente o successiva al 16 luglio.

Madonna del Carmine (Agropoli). La chiesetta dedicata al culto della B.V. del Carmine, restaurata di recente, è ubicata nella frazione omonima nella zona sud di Agropoli. Nel rione, oggi popolosa realtà, la chiesa del Carmine funge da parrocchia. Circa l’origine del culto si tramanda che sin dal 1700 i Baroni de Conciliis di Torchiara proprietari di un vasto latifondo in località ‘Dei Piani’, avessero presso il giardino della loro casa di campagna una piccola cappella in cui si celebrava la messa domenicale, nella cui nicchia collocarono una statua della Vergine del Monte Carmelo. Pian piano il piccolo edificio sacro divenne insufficiente a contenere un numero sempre più alto di devoti, coloni e contadini soprattutto che per la lontananza dalle loro case approfittavano di tale chiesetta per poter assistere alle sacre funzioni. La decisione di trasferire la statua da Agropoli a Torchiara, dove si sarebbe edificata una chiesa più grande, scatenò un forte malcontento presso la popolazione locale che fino all’ultimo si oppose a tale provvedimento. In occasione del trasferimento, giunta la processione sul luogo dove oggi sorge la chiesa, la Statua della Vergine divenne talmente pesante che fu impossibile proseguire il cammino. Vani furono i ripetuti tentativi di ripartire e il tutto fu interpretato quale volontà della Madonna di rimanere in terra di Agropoli, diventando con il tempo la protettrice delle campagne e delle messi.

Matonti (Laureana Cilento). La parrocchiale dedicata a San Biagio, si trova in posizione isolata rispetto ai piccoli casali di cui fa parte. La cappella della Madonna del Carmine, invece, sorge nel cuore dell’abitato, inserita nel tessuto urbano di uno dei centri che compongono il paese. Insieme al Santo patrono, la festività in onore della Vergine del Carmelo, rappresenta la ricorrenza principale per questa piccola comunità. Di recente la chiesetta è stata restaurata e, nella sua semplicità, si presente ai fedeli.

Mercato Cilento (Perdifumo). La chiesa della Madonna del Carmine, annessa all’antico convento, ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, non solo a livello strutturale ma anche per quanto riguarda l’onomastica. In origine, di piccole dimensioni, era consacrata a Santa Maria dei Martiri: ecco perché, in passato, era spesso identificata proprio come dei ‘Santi Martiri’; a partire dal 700, invece, conserva l’attuale denominazione. La favorevole posizione del paese, ha da sempre avuto una grande importanza per il commercio della zona: era sede di un grande mercato. Particolarmente partecipata la festività patronale: numerosi devoti giungono in paese in occasione della Madonna del Carmine; la presenza di tante ‘centé’ testimonia una magna devozione mantenuta costante nel corso del tempo. Qui la festività è posticipata alla domenica che segue il 16 luglio.

Ostigliano (Perito). La cappella dedicata alla Madonna del Carmelo risale a non più tardi del XVII secolo e nello stesso periodo risulta appartenere alla famiglia Baratta; nella seconda metà del XIX secolo, invece, la proprietà è condivisa con la famiglia Errico. La chiesetta, di recente ristrutturata, è in pietra ad ambiente unico e non presenta apprezzabili rilevanze ornamentali. Nella nicchia è custodita l’immagine della Madonna, una generica figura mariana che, a livello iconografico, non richiama la Vergine del Carmelo. Curiosità: all’esterno, adiacente alla struttura vi è un sedile in pietra che, in passato, veniva utilizzato per le adunanze popolari.

Piaggine. Diverse architetture ecclesiastiche, confermano la vivacità religiosa dell’importante centro posto ai piedi del Monte Cervati. Accanto all’antico convento dei Cappuccini, sorge la chiesa della Madonna del Carmine, la cui origine risale al 1500. Al suo interno si conserva l’immagine della Madonna rappresentata a mezzo busto e un pregevole polittico risalente alla prima metà del XVII secolo.

Pioppi (Pollica). Pioppi ha una antica origine; nasce come piccolo borgo di pescatori ed oggi, oltre a conservare la sua storia, si presenta come una graziosa località balneare. Sulla strada principale sorge la Chiesa che custodisce l’immagine della Madonna e un quadro, ritenuto miracoloso, dal quale nacque l’intitolazione dell’edificio alla Vergine del Carmelo. È probabile che l’attuale denominazione scaturì dalla presenza nel territorio dell’ordine monacale che portava il suo nome. In concomitanza alla festa, si sviluppò anche una fiera a cui partecipavano i numerosi devoti che qui si recavano in occasione della ricorrenza. Agli inizi del 900 la chiesetta è stata elevata a parrocchia e, negli stessi anni, fu arricchita con decorazioni, di un altare e della stessa immagine della Madonna che oggi è portata in processione il 16 luglio.

Inoltre, il culto si riflette in diverse altree comunità ed evidenti tracce sono riscontrabili in diversi centri ancora come Ascea, Perito e Piano Vetrale.

[Testo di Giuseppe Conte, non è consentita la riproduzione senza autorizzazione]

Di seguito il programma della festività in alcune parrocchie:

Pubblicato da Giuseppe Conte

Ho creato questo blog dove inserisco principalmente i miei scritti. Non ho pretese di originalità pur mettendo impegno e ricerca nei miei lavori. Vi invito a segnalarmi eventuali inesattezze o imprecisioni di cui mi scuso in anticipo. Per contatti [email protected] oppure per contattare me direttamente [email protected]