La leggenda di Santa Maria a Lustra nasce dalla forte devozione popolare che insiste in tutto il Cilento. Si assesta su un indissolubile connubio tra fede e tradizione. Così, nell’immaginario collettivo, Santa Maria Vetere è nel tempo diventata una pagina di storia per la comunità locale.
Lustra, una leggenda tipica del Cilento
Secondo la leggenda la Vergine apparve a due pastorelli… Ecco alcuni tratti della tradizione. Sono presenti in diverse realtà cilentane. Anche Lustra rispecchia la leggenda. Si racconta che la Madonna venne trasportata nella chiesa madre del paese dedicata a Santa Maria delle Grazie. Il giorno seguente, con grande stupore, fu rinvenuta nel luogo del ritrovamento. Per diversi giorni i fedeli riportarono la statua nella propria parrocchia. All’indomani non c’era più e ancora una volta fu rivenuta nel luogo esatto del ritrovamento. A questo punto, come è consuetudine nelle narrazioni mariane cilentane, compaiono ‘le sentinelle‘. Il loro ruolo è quello di vegliare sulla Madonna. Comprendere le circostanze dei fatti. Alcune persone furono messe di guardia ma nel cuore della notte un grande bagliore offuscò e stordì i guardiani e all’indomani la Vergine era di nuovo nel luogo di ritrovamento. Dunque, secondo l’interpretazione devozionale era volontà della Vergine dimorare in quel posto.
Santa Maria Vetere: la storia
Fuori dall’abitato, nel luogo voluto dalla leggenda, sorse la chiesetta. L’edificazione probabilmente risale al XIV secolo. Singolare è il corpo stesso della chiesa: indipendente rispetto al campanile, un elegante torretta quadrangolare ricoperta da un cupolino che, nella forme, richiama l’arte arabo-sicula. L’interno, meritevole di apprezzamento, presenta un bel soffitto ligneo a cassettoni. Sull’altare principale, invece, l’immagine della Madonna. Quest’ultima, con molta probabilità, giunse a Lustra in seguito alla lotta iconoclasta: vi sono diverse testimonianze a tal proposito nel Cilento. La chiesa oggi è inglobata nel perimetro cimiteriale. Tuttavia, la località, già in precedenza vfu scelta come luogo di sepoltura come testimoniano i ritrovamenti tombali in occasione delle campagne di restauro. Il nesso è forse custodito proprio in un compromesso tra storia e leggenda poiché il desiderio di tanti fedeli era quello di essere sepolti in quelli spazi, affidando la propria anima alla benevolenza della Vergine.
Il ‘Miracolo della pioggia’
Ci troviamo tra le colline del Cilento che dipanano dalla Montagna della Stella. Nel circondario il ‘Miracolo della pioggia’ è una leggenda che vanta alcuni secoli di storia. E’ un aspetto profondamente ancorato al territorio. Basti pensare ai vicini casi di San Mauro e Casigliano. A Lustra, in particolare, si racconta che. in un anno di particolare siccità, la pioggia tardava a cadere sui campi, quei terreni da cui la popolazione traeva sostentamento: si annunciava una tremenda carestia. Era il mese d’Aprile. Alla Vergine sono affidate speranze e sacrifici. Di buon mattino, in devoto pellegrinaggio, i fedeli raggiunsero la chiesetta situata a valle dell’abitato. Le loro preghiere ebbero ascolto. Per alcuni giorni abbondanti piogge bagnarono i campi. Nella stagione successiva diedero frutti al raccolto. In ricordo dell’evento, ancora oggi, la processione si ripete, puntualmente, ogni anno il 24 aprile.