Laurino, ‘Sant’Elena di Maggio’ tra storia e leggenda

(Senza pretese di esaustività ed originalità, in questo breve scritto traccerò le linee essenziali del culto di Sant’Elena, con brevi accenni agiografici legati alla tradizione. In ultimo alcuni tratti della ‘leggenda dei buoi’.)

LAURINO (SA), 16-05-2017. Sant’Elena riposa nella sua teca di cristallo custodita nella Collegiata di Santa Maria Maggiore. Le sue spoglie sono custodite a Laurino, solo a partire dalla seconda metà del 1800. Per diversi secoli, invece, sono state lontane dalla sua città. In ultimo, prima di far ritorno definitivamente nell’odierno Cilento, sono state custodite nella Cattedrale di Ariano Irpino.

Diversi altari elevati a Samt’Elena insistono nella città di Laurino; e diverse sono le leggende che ne spiegano il significato. Secondo una di esse, in ogni luogo ove Elena aveva lasciato il segno, fu elevato un luogo di culto. Una magna devozione, dunque, accompagna il culto per la Santa anacoreta. In occasione della festività, soprattutto in passato, partivano piccoli pellegrinaggi non solo dal circondario, ma anche dai territori dell’Antica Lucania e dalle Calabrie; giungevano in paese e, spesso, impiegavano più giorni per arrivare a Laurino.

Alcuni cenni sulla vita e la tradizione. Elena nasce a Laurino nella prima metà del VI sec. secondo quanto concordano diversi biografi; altri studi, affrontati in tempi più recenti, danno i natali ad Elena a cavallo fra l’VIII e il IX sec. Quel che è certo è che, la fanciulla, cessò la sua vita terrena in giovane età: a 21 anni salì al cielo ponendo fine ad una vita di sacrifici, vissuta con assoluta umiltà. Secondo la tradizione visse in una grotta fuori dall’abitato e qui, si dedicò alla preghiera vivendo in assoluto eremitaggio. Sempre secondo la tradizione, in questo luogo, situato nella località Pruno, furono rinvenuti i suoi resti. La grotta, oggi adibita a piccolo luogo di culto, è meta di pellegrinaggio il 29 giugno, mentre, in paese, i fedeli omaggiano Sant’Elena il 22 maggio e il 18 agosto. Particolarmente significativa è la ricorrenza del 22, nota come ‘Sant’Elena di Maggio’ a cui si lega ‘la leggenda dei buoi’.

In questa occasione, un carro trainato da buoi porta in processione l’urna contenente le reliquie della Santa; evento raro, considerato che, la teca lascia occasionalmente la sua collocazione. Il rituale calca l’antica leggenda, secondo la quale, al ritrovamento del suo corpo, più paesi ne rivendicarono la proprietà. La risoluzione della contesa fu affidata ad un carro di buoi. Gli animali si misero in marcia e si diressero verso Laurino, confermando la volontà della giovane Santa di dimorare nella sua città natale. La ricorrenza di maggio, dunque, ha un profondo significato e rappresenta uno degli appuntamenti religiosi più importanti del territorio. Special modo in passato, in diversi angoli del paese le ‘focare’ annunciavano la festa, illuminavano il passaggio del corteo processionale ed accoglievano i numerosi fedeli.

Pubblicato da Giuseppe Conte

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