I giorni della merla, il ‘freddo’ secondo la tradizione popolare

di Giuseppe Conte

I detti popolari che interessano le condizioni climatiche sono numerosi e li ritroviamo in ogni parte d’Italia, distribuiti durante tutto l’anno. Alcuni sono ben noti su scala nazionale; è il caso, ad esempio, del tempo dettato dalla Candelora: quando arriva la Candelora dall’Inverno siamo fuori ma se piove o tira il vento allora quaranta giorni ancora di maltempo. Cosa hanno di vero e quali sono i reali significati?

I proverbi meteorologici

Se il proverbio legato alla Candelora, seppur con varianti, interessa l’intera penisola, alcuni, insistono in aree più circoscritte. Come barbarea così Natalea, è un classico dell’area partenopea e della regione Campania, sconfinando occasionalmente anche in zone oltre confine. Talvolta è preceduto dall’omologo Come Catarenea accussì Natalea. Altri ancora, invece, che richiamano la toponomastica, sono a carattere prettamente locale.

Neve

Un esempio viene dal Cilento e precisamente dalla sua costa dove si trova la magnifica Punta Licosa. Il detto recita Quanno è scuro a la Licosa, piglia la zappa e bba la posa, che letteralmente significa: quando il cielo è coperto a Licosa, smetti di lavorare. In tutti questi casi, i proverbi hanno un loro significato ma non hanno nulla di scientifico che ne avvalori le condizioni climatiche tracciate.

I giorni della merla

Pur non essendo un vero e proprio detto, i giorni della merla identificano un periodo molto circoscritto, di soli tre giorni che ricadono tra la fine di gennaio e gli inizi del mese successivo. Generalmente richiamano il 29,30 e 31 gennaio o, in alcuni casi, gli ultimi giorni di gennaio e il primo di febbraio. Secondo la tradizione sarebbero i giorni più freddi dell’anno.

Giorni della merla - merlo, foto wikipedia

L’origine dei ‘giorni della merla’ non è chiara ne tanto meno esiste una spiegazione univoca. Ritorna frequente, invece, una possibilità leggendaria: ed ecco fior diverse ipotesi. Il protagonista è sempre questo uccello passeriforme. Citandone una, si racconta che in quei giorni una coppia di merli bianchi, per il troppo freddo, si rifugiò in un comignolo. Passato il maltempo, ne uscirono e si ritrovarono con le piume annerite per la fuliggine.

Pubblicato da Giuseppe Conte

Ho creato questo blog dove inserisco principalmente i miei scritti. Non ho pretese di originalità pur mettendo impegno e ricerca nei miei lavori. Vi invito a segnalarmi eventuali inesattezze o imprecisioni di cui mi scuso in anticipo. Per contatti [email protected] oppure per contattare me direttamente [email protected]