Durante le passeggiate autunnali non è difficile capire che la natura è in costante mutamento. Cangianti le foglie ma affiorano anche germogli. E appena scorgi un pungitopo la mente vola via verso il Natale: con le sue simpatiche bacche rosse è spesso utilizzato come decorazione. In natura, invece, sono sempre più rari da scovare, belli da ammirare.
Il ‘ruscus aculeatus’, abbastanza diffuso nella macchia mediterranea, è una piccola pianta sempre verde che non supera gli 80 cm di altezza:
pungitopo proprio per le sue minute dimensioni! E nel Cilento esiste una simpatica curiosità! A contrapporsi al ‘pungitopo’ è il ‘graffiagatti’ (rasca atti, nel dialetto locale), anch’esso appartenente alla macchia mediterranea che, al contrario, in altezza massima supera, seppur di poco, il pungitopo. E così, da sempre, convivono nel sottobosco, l’uno accanto all’altro, dando vita quasi ad una infinita storia d’amore.
Eccovi servita una curiosità tutta cilentana, una delle tante meravigliose sorprese che riserva questa terra.
Pungitopo e graffiagatti
Pungitopo turbi il ratto
ruscus è il nome tuo d’impatto
pungitopo spin pungente
hai sfidato l’or comune
rascaatti ch’è chiamato
non è poi più delicato.
Se l’osservi da vicino
è assai più piccolino
se d’altezza non è questione
sfida le rime per l’occasione.