Cilento, oggi sono ‘cavatielli’ e ‘chiacchiere’

Il 17 gennaio convenzionalmente coincide con il primo giorno di carnevale. Tradizione vuole che, in questa occasione, sulle tavole dei cilentani, non manchino ‘cavatielli’ e ‘chiacchiere’.

cavatelliI cavatielli. Il nome è dato dalla forma: con le dita viene realizzata una piccola incavatura facendo una leggera pressione su pezzetto di pasta. Generalmente l’impasto è attenuto semplicemente con farina di semola di grano duro ed acqua. Ogni massaia, invece, dosa gli ingredienti secondo la tradizione di famiglia per quanto riguarda il condimento: sugo di pomodoro, formaggio di capra grattugiato e basilico sono la variante meglio conservata. Spesso però l’aromaticità del basilico, seppur rafforzato dal formaggio, viene sostituito con l’intensità di un sugo di carne. Variante molto diffusa è il sugo con carne di maiale o con la classica ‘braciola’.

cavatielli

Le chiacchiere. Molto diffuso in Italia, il classico dolce del carnevale si prepara anche nel Cilento. In questo caso si tratta di una preparazione semplicissima. Farina, uova, burro, zucchero… gli ingredienti e le quantità subiscono lievi variazioni da regione a regione ma anche da famiglia a famiglia. Infine,una spolverata di zucchero a velo ed il piatto è pronto!

Pubblicato da Giuseppe Conte

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Una risposta a “Cilento, oggi sono ‘cavatielli’ e ‘chiacchiere’”

  1. I cavati sono semplici da reaizzare ma di sicuro successo. Da noi uno dei piatti tradizionalmente più graditi. Trattengono straordinariamente il condimento!

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