Cilento, la Madonna del Carmine: geografia della devozione (16 luglio 2017)

Il Culto della Madonna del Carmine è secolare e la sua istituzione rimanda al 1251, quando fu istituita la festività della ‘Beata Vergine del Monte Carmelo’, in ricordo dell’apparizione della Madonna a San Simone Stock. Il riferimento mariano ha sempre avuto il dominio nel panorama cristiano: numerosi appellativi hanno identificato la Vergine nel corso dei secoli, assumendo sfumature che spesso ricorrono a caratteristiche locali, al fine di ancorare la figura di ‘Maria’ al proprio territorio: una strategia difensiva spirituale. Nel Cilento e nel territorio della odierna Diocesi di Vallo della Lucania, numerose sono le testimonianze che confermano il culto del ‘Carmine’: ecco la mappatura dei luoghi.

Agnone (Montecorice). Risalgono alla fine del XII secolo le prime notizie di Agnone, quando intorno alla chiesa di Santa Maria sorse un primo agglomerato. Diversi secoli dopo si ha una più ampia espansione, originando un piccolo borgo di pescatori. Relativamente recente, invece, è l’intitolazione alla Madonna del Carmine della parrocchiale del paese. Anche la locale confraternita è consacrata alla Madonna del Carmine: accompagna la processione che, inseme alla ricorrenza di San Giuseppe, rappresenta il principale appuntamento religioso della piccola comunità cilentana.

Cardile (Gioi). Sulla strada che collega la frazione al capoluogo, poco prima di fare ingresso in paese, si trova la cappella della Madonna del Carmine, dapprima consacrata alle ‘Anime del Purgatorio’. Nel corso del 700, quando l’altare originario fu trasferito nella Chiesa parrocchiale, la cappella assume la denominazione attuale con la consacrazione alla Vergine del Carmelo. Domina con un ampio panorama le colline sottostanti e lo sguardo, invece, raggiunge agevolmente il Monte della Stella.

Catona (Ascea). Situata nell’entroterra, è una delle frazioni collinari di Ascea. Sulla cima del Monte Carmelo, sorge il santuario omonimo. È una ricorrenza molto sentita anche dai paesi vicini: spesso vi giungono numerosi fedeli nel giorno della festività ma anche nel periodo della novena. La solenne processione che, dal Santuario giunge in paese, ed attraversa le principali vide dell’abitato, conclude i riti religiosi.

Madonna del Carmine (Agropoli). La piccola chiesetta dedicata al culto della B.V. del Carmine, restaurata di recente, è ubicata nella frazione omonima nella zona sud di Agropoli. Circa l’origine del culto si tramanda che sin dal 1700 i Baroni de Conciliis di Torchiara proprietari di un vasto latifondo in località “Dei Piani”, avessero presso il giardino della loro casa di campagna una piccola cappella in cui si celebrava la messa domenicale, nella cui nicchia collocarono una statua della Vergine del Monte Carmelo. Pian piano il piccolo edificio sacro divenne insufficiente a contenere un numero sempre più alto di devoti, coloni e contadini soprattutto che per la lontananza dalle loro case approfittavano di tale chiesetta per poter assistere alle sacre funzioni. La decisione di trasferire la statua da Agropoli a Torchiara, dove si sarebbe edificata una chiesa più grande, scatenò un forte malcontento presso la popolazione locale che fino all’ultimo si oppose a tale provvedimento. In occasione del trasferimento, giunta la processione sul luogo dove oggi sorge la chiesa, la Statua della Vergine divenne talmente pesante che fu impossibile proseguire il cammino. Vani furono i ripetuti tentativi di ripartire e il tutto fu interpretato quale volontà della Madonna di rimanere in terra di Agropoli, diventando con il tempo la protettrice delle campagne e delle messi.

Matonti (Laureana Cilento). La parrocchiale del paese, dedicata a San Biagio, si trova in posizione isolata rispetto ai piccoli casali di cui fa parte. La cappella della Madonna del Carmine, invece, sorge nel cuore dell’abitato. Insieme al Santo patrono, la festività in onore della Vergine del Carmelo, rappresenta la ricorrenza principale per la piccola comunità.

Mercato Cilento (Perdifumo). La chiesa della Madonna del Carmine a Mercato, annessa all’antico convento, ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, non solo a livello strutturale ma anche per quanto riguarda l’onomastica. In origine, di piccole dimensioni, era consacrata a Santa Maria dei Martiri: ecco perché, in passato, era spesso identificata proprio come dei ‘Santi Martiri’; a partire dal 700, invece, conserva l’attuale denominazione. La favorevole posizione del paese, ha da sempre avuto una grande importanza per il commercio della zona: era sede di un grande mercato. Particolarmente partecipata la festività patronale: numerosi devoti giungono in paese in occasione della Madonna del Carmine; la presenza delle ‘centé’ testimonia una devozione ancora maggiore.

Ostigliano (Perito). La cappella dedicata alla Madonna del Carmelo risale a non più tardi del XVII secolo e nello stesso periodo risulta appartenere alla famiglia Baratta; nella seconda metà del XIX secolo, invece, la proprietà è condivisa con la famiglia Errico. La chiesetta, di recente ristrutturata, è in pietra ad ambiente unico e non presenta apprezzabili rilevanze ornamentali. Nella nicchia è custodita l’immagine della Madonna, una generica figura mariana che, a livello iconografico, non richiama la Vergine del Carmelo. Curiosità: all’esterno, adiacente alla struttura vi è un sedile in pietra che, in passato, veniva utilizzato per le adunanze popolari.

Pioppi (Pollica). Pioppi ha una antica origine; nasce come piccolo borgo di pescatori ed oggi, oltre conservare la sua storia, si presenta come una graziosa località balneare. Al centro del paese sorge la Chiesa che custodisce l’immagine della Madonna e un quadro, dal quale nacque l’intitolazione dell’edificio alla Vergine del Carmelo, ritenendo lo stesso miracoloso. È probabile che la nuova denominazione scaturì dalla presenza nel territorio dell’ordine monacale che portava il suo nome. In concomitanza alla festa, si sviluppò anche una fiera a cui partecipavano i numerosi devoti che qui si recavano in occasione della ricorrenza. Agli inizi del 900 la chiesetta è stata elevata a parrocchia e, negli stessi anni, fu arricchita con decorazioni, di un altare e della stessa immagine della Madonna.

Altri luoghi. A Cannalonga, la Chiesa della ‘Madonna del Carmelo’ è situata fuori dall’abitato, nei pressi della diga, detta proprio ‘del Carmine’; a Piaggine è una ricorrenza molto sentita. Ne conservano una buona memoria numerose località come Castellabate, Perito e Piano Vetrale.

 

Pubblicato da Giuseppe Conte

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