Cilento, è la notte di San Giovanni: tradizione, magia e devozione

La notte di San Giovanni ha nei secoli assunto diversi significati, tutti carichi di spirito e di magia. Leggende, storie, tradizioni, riti si addensano fra credenze popolari e realtà. In particolare, molto diffusa è l’usanza della “raccolta delle erbe” dette proprio di “San Giovanni” perché si ritiene che in questi giorni giungano a maturazione, al loro tempo balsamico; rtenute, inoltre, popolarmente curative e in un certo qual modo “magiche” se raccolte durante queste ore. È la notte del mistero, dunque, che da secoli accompagna l’animo dell’essere umano.

La vita. Nel Vangelo si hanno gran parte delle notizie relative all’esistenza di San Giovanni Battista, figura fra le più importanti del panorama cristiano. La ricorrenza si celebra il 24 giugno e il 29 agosto. In Cilento diverse sono le realtà che ne ricordano la memoria.

I luoghi nel Cilento. Tra Celso e Casal Velino è la chiesetta di ‘San Giovanni Piericoste’, databile al XVI secolo. Ad Eredita è il ‘Volo dell’Angelo’ a caratterizzare l mattinata di San Giovanni. Ad Ostigliano. fino alla metà del 900 ultimo scorso, in paese il 23 Giugno si teneva la ‘processione delle lanterne’, antico rituale riconducibile alla sfera agro-pastorale. Nella località Zoppi del comune di Montecorice, si notano i resti dell’antica cappella consacrata a San Giovanni Battista. E ancora, a San Giovanni Battista affidano la loro protezione le comunità di Cardile (Gioi), Castel San Lorenzo, San Giovanni (Stella Cilento) e Villa Littorio (Laurino).

Pubblicato da Giuseppe Conte

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