Al contrario di quanto si possa pensare, gli gnocchi sono un piatto antichissimo e diffuso in tutto il mondo. L’ampia scala sulla quale si registra la preparazione, fa si che si origini una immensa varietà sia nelle forme sia nelle preparazioni. Nella nostra penisola sono ben diffusi quelli realizzati con le patate ma, rimane ampiamente praticata la realizzazione con la semplicità di acqua e farina.
Gnocchi e Cavatielli
Gli gnocchi, a differenza dei ‘cavatielli’, non vengono incavati e, talvolta realizzati con l’ausilio di piccoli strumenti in legno o, come accade in tempi più moderni, si crea un misto tra le due possibilità e si ‘incavano con la forchetta’, conferendo la classica striatura.
I cavatielli in Cilento
È una delle alternative nel pranzo di festa, dalla domenica alle ricorrenze comandate. Il nome è dato dalla forma: con le dita viene realizzata una piccola incavatura facendo una leggera pressione su un pezzetto di pasta. Generalmente l’impasto è attenuto semplicemente con farina di semola di grano duro ed acqua. Ogni massaia, invece, dosa gli ingredienti secondo la tradizione di famiglia per quanto riguarda il condimento: sugo di pomodoro, formaggio di capra grattugiato e basilico sono la variante meglio conservata. Spesso però l’aromaticità del basilico, seppur rafforzato dal formaggio, viene sostituito con l’intensità di un sugo di carne. Valida alternativa è anche ‘in bianco’ – si fa per dire – con verdure oppure con funghi e salsiccia, spazio alla fantasia. Variante molto diffusa è il sugo con carne di maiale o con la classica ‘braciola’.
Varianti di gusto
L’aggiunta di formaggi a pasta filata o di latticini secondo i propri gusti, rende il piatto ancora più ricco. Oggi, io, ho voluto unire i sapori dell’orto al classico della tradizione: il sugo è stato ottenuto con i pomodori datterini, l’aggiunta di un filo d’olio e un pizzico di sale. Infine qualche foglia di basilico e immancabilmente una spolverata di formaggio caprino e qualche rondella di peperoncino.
Buon pranzo e buona domenica!