Casigliano, l’arte e la musica: una storia senza tempo

Con la rubrica ‘Il Cilento e i suoi Casali’. oggi facciamo tappa a Casigliano, seguitemi!

CASIGLIANO (SESSA CILENTO), 22 giugno 2017. Giunti a Mercato Cilento, un cartello indica Casigliano. Si imbocca la strada che discende leggermente e in pochi minuti raggiungiamo il paese, la più piccola delle frazioni di Sessa Cilento e, un tempo, noto proprio per le sue ridotte dimensioni demografiche. Ma la storia di questo casale, ha ben altre pagine da raccontare.

Le prime notizie appaiono in un documento del 1063, rendendo al paese un’esistenza millenaria. Appena arrivati, si nota subito l’architettura del paese: in fila ordinata la struttura urbanistica si distende verso valle. Poche case, mentre, difronte, si scorge la parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Sobria nello stile e il semplice campanile, conferiscono particolarità alla struttura che sorge isolata rispetto all’abitato. Antichi palazzi ed archi che sovrastano le vie di accesso alla campagna, sono immersi nella tranquillità di un casale secolare.

Le tradizioni locali fanno leva sulla fede: il 29 giugno si festeggiano i Santi patroni ma, la ricorrenza principale, è dedicata alla Madonna del Rosario; un tempo portata in processione il 6 maggio, oggi la prima domenica utile dello stesso mese. Il giorno non è casuale e calca il ‘Miracolo della pioggia’ secondo cui, alcuni secoli fa, un anno di particolare siccità mise in allarme la popolazione. La comunità affidò le proprie speranza alla Vergine e, portandola in processione, la pioggia discese dal cielo. A commemorare l’evento ancora oggi una piccola croce che, la processione raggiunge in ricordo dell’accaduto. Inoltre, il primo maggio, avviene la ‘vestizione della Madonna’, preparando con solennità la festa.

Casigliano, però, ebbe una affascinante notorietà, a partire dagli ultimi lustri del 1800, grazie all’ingegno dei suoi artigiani. I fratelli De Luccia, furono i primi a costruire la ‘chitarra battente cilentana’ dando vita ad una intensa attività di liuteria, facendo della musica un’arte senza tempo. Emigrando alla volta delle Americhe, la bravura dei liutai di Casigliano, approdò oltre Oceano, omaggiando orgogliosamente la piccola località cilentana, prima di far rientro nuovamente in Italia e continuare la tradizione.

Il tempo scorre e, il calo demografico, ha interessato anche questo angolo di territorio: poche le famiglie che vi abitano ma che, con la consapevolezza di ereditare una grande storia, conservano l’immensità di un ‘interessante patrimonio mediterraneo’.

Pubblicato da Giuseppe Conte

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